Mia Fair 2016- food for thought – eat me
Il Mia Fair 2016 è uno spaccato creativo del linguaggio fotografico internazionale che, con 230 artisti, 80 gallerie, 13 nazioni partecipanti, offre una percezione della realtà così differente e particolare che la visita può essere paragonata ad un viaggio nelle profondità marine dell’anima dell’umanità
La fotografia d’arte è un concetto evoluto della fotografia e utilizza l’immagine come strumento, occasione per raccontare la percezione della realtà tendendo facilmente a distaccarsi da essa e assumendouna propria identità, spesso pittorica, descrittiva, onirica e sognante, che si scinde in messaggio o contemplazione travalicando il senso stesso dell’idea che l’ha ispirata.
Al Mia Fair si va come buyer, come giornalisti, come artisti o come semplici spettatori, ma qualsiasi sia l’approccio con cui la si guarda, offre sempre uno spaccato di menti geniali e espressive che meritano attenzione.
In questa edizione del Mia Fair 2016 potrei citare tanti artisti che mi sono piaciuti, ma mi sentirei di fare un torto al loro lavoro se dovessi fare una classifica di gradimento e, piuttosto che di classifica, mi sentirei di dire che alcuni li ho sentiti molto vicini al mio gusto, e ad altri no.
La bellezza dell’evento sta nel fatto che tutti insieme hanno realizzato una sinfonia di immagini che sono il senso e lo spirito stesso della creatività nell’arte fotografica e, nonostante la mostra sia stata anche un momento commerciale, ha realizzato uno spettacolo veramente degno di nota.
Fra tutti non posso però tacere dell’incredibile progetto fotografico di Angela Lo Priore, la fotografa internazionale già creatrice dell’opera 100 Portraits con 100 ritratti di 100 Celebrities internazionali, che qui a Milano ha presentato il suo ultimo progetto “Eat Me!”
Un viaggio particolare attraverso la psicologia della donna, in cui ogni immagine vuole raccontare come il cibo stesso, in molti casi rappresentato in chiave lisergica, sia visto, sognato, idealizzato, odiato e amato.
Angela Lo Priore ha secondo me realizzato un progetto profondamente interessante e nei suoi scatti, ogni donna troverà qualcosa in cui immedesimarsi, troverà una piccola verità legata alla propria percezione del cibo.
Di certo è evidente che il cibo sia uno strumento di seduzione e noi donne sappiamo come questa forza faccia parte del nostro ecosistema e come anzi esso stesso determini i nostri stati emotivi o sia parte integrante degli stessi.
Spesso viene visto come pericolo per la nostra “sexytude”, e per tale ragione Angela Lo Priore ha voluto rappresentare nella maggior parte delle immagini il corpo nudo o seminudo della donna, quasi a voler evidenziare che qualsiasi cibo per una donna ha un significato relazionale con la sua immagine stessa.
Un mondo particolare ed assurdo, se vogliamo, ma che spesso è la prima ragione, la prima causa, il primo effetto, della bellezza per una donna e, forse per questo, ne diventa naturalmente l’ossessione.
In poche parole è un incredibile mondo che Angela Lo Priore è riuscito a raccontare attraverso le sue immagini spettacolari che resteranno nella storia..!!