IWC 150° Anniversary Party – LIke a Music Party
Il mondo dell’alta orologeria ha ormai definito il suo luogo di culto nel SIhh di Ginevra.
Il Salon de la Haute Horlogerie è lo spazio in cui si celebra e si perpetua l’ossessione del tempo tra meccanismi e metalli nobili e preziosi. Ci si trova immersi in coreografie evolute, tra riflessi e colori di una sofisticata bellezza che ti spingono a riflettere su questo mondo al “limite dell’assurdo”costruito intorno ad semplice – si fa per dire – orologio e intorno ad un concetto “inafferabile ed enigmatico” come il concetto stesso di bellezza.
“Bellezza e tempo” sono due variabili di uno stesso paradigma che, nell’uomo e nelle sue forme espressive, indicano “l’assoluto” inteso come desiderio di affermazione dell’esistenza e della “grandezza”. Forse è per questo, allora, che all’inizio del nuovo anno, qui si celebra il rituale del “nuovo e intenso bisogno” di esorcizzare il “tempo” che, inesorabile, si ripropone in nuove combinazione di spazi in cui la “sua” essenza è rivelata solo osservandolo passare.
Come il mondo della musica, che nonostante le sette note di base, ogni giorno produce qualcosa di nuovo e meraviglioso, così nel “Salon de la Haute horlogerie” ogni anno si assiste ad meravigliosa e memorabile “parade” di sogni, progetti e fantasie dedicate al tempo che è ugualeper tutti ma che ognuno racconta in un modo.
C’è chi la associa alla velocità come Roger Dubuis con Lamborghini, o Baume & Mercier con la mitica Indian record del mondo , o c’è lo associa alla magia dei fondali marini come Ulysse Nardin, o chi lo immagina come uno spazio – giardino come Piaget, o chi come IWC lo interpreta come uno spazio degli inizi del secolo.
In assoluto, non esiste altro luogo al mondo come il Sihh, sia in termini tecnologici che evocativi: qui le arti della comunicazione spesso si ritrovano mescolati insieme, con l’obiettivo comune di esaltare ed enfatizzare utilizzando tutte le affinità evocative del cinema, dello sport e dell’arte contemporanea. Cosi’ al di là delle collezioni presentate, che vedono il fiorire di una immensa moltitudine di pezzi molto più simili ad opere d’arte, cè sempre uno spettacolo nello spettacolo, che vede aggregare intorno a questi mostri sacri del mondo del lusso dell’orologeria, tutto quello che in qualche modo si unisce a loro in ogni ambito della vita sociale ed economica.
Immancabile per questa ragione la mia presenza alle celebrazioni dei brand che ogni anno si ritagliano un loro momento magico in cui mettere insieme il loro “ecosistema” fatto di clienti top, celebrities testimonial, e forza vendita per produrre un “ momento” sfavillante ad uso e consumo dei media ma anche di se stessi. Partecipare a tutti gli eventi non è così semplice anche perché è dura fare sempre notte fonda se poi al mattino si vuole andare al salone ad osservare le meraviglie dell’orologeria, e anche stavolta ho dovuto decidere e dato che on potevo non mancare all’IWC party, ho fatto il “ sacrifico” di cancellare tutti gli altri eventi a cui ero invitata.
IWC ha celebrato l’evento in alcuni hangar dello stesso aereoporto di Ginevra, dove l’allestimento della location era in stile con quella all’interno del Salone dell’Alta Orologeria. Sotto una pioggia battente, che ha dato un certo fascino cinematografico al “momento –evento” sono stata accolta dal padrone di casa, il nuovo Ceo Iwc – Mr. Christoph Grainger-Herr che dopo le foto di rito sul red carpet ha atteso gli ultimi ospiti per spostarsi nello spazio lounge dell’evento dove, fra ballerini, giocolieri, e chioschi di Street food ha ricreato l’atmosfera di una festa di strada con il suo fascino e i suoi colori.
Lì ho salutato fra gli ospiti, Bradley Cooper, il campione Fabian Cancellara, Karolina Kurkova, Ralph Moeller, Federico Marchetti, John Helliwell il vocalist dei Supertramp Aloe Blacc, Adriana Lima, e decine di invitati e testimonial IWC, che mi hanno fatto sentire a casa. I primi bicchieri di champagne hanno fatto il resto mentre Cate Blanchett, Bradley Cooper, Dev Patev, James Marsden, Pierfrancesco Favino, Alessia Marcuzzi si sono aggiunti a noi fino a che i 900 invitati si sono sposati nella sala dell’evento in cui la “mise en place” era sorprendentemente particolare nella sua semplicità in stile con il concetto di festa di strada.
Al di là del parterre di celebrities che hanno partecipato all’evento stesso, non posso non sottolineare quanto sia stato indimenticabile il meraviglioso show di Aloe Blacc, il musicista che è entrato nella leggenda della musica con la sua classe, il suo stile e la sua meravigliosa voce. Classe, eleganza, modernità, tecnica e carisma, tutti elementi perfettamente sovrapponibili a Aloe Blacc e a IWC che, nel nuovo cammino intrapreso con il giovane Ceo Christoph Grainger-Herr, ha saputo perpetuare in continuità con il passato, l’innata capacità del brand di celebrarsi in una maniera unica e spettacolare.
La musica di Aloe Blacc è stata esaltata da una meravigliosa orchestra e uno spettacolare corpo di ballo che si è esibito durante la serata insieme all’incredibile batterista Eric HARLAND…… Precipitato con dei raggi di luce sul palco a lui dedicato il batterista ha intrapreso un bellissimo duetto visivo e ritmico con dei ballerini molto bravi e poi è stata una continua esplsione di musica, colori e voci che hanno visto fra gli altri la presenza sul palco del grande cantante Ronan Keating.
Aloe e Ronan hanno dato spettacolo, uno spettacolo che non avrebbe dovuto finire così presto, o forse proprio perché così bello pareva essere finito presto. A cena terminata , tutti di nuovo nella festa di paese dove fra cocktail, sigari, e street food si è continuato a ballare fino a notte fonda.
Come in ogni evento che si rispetti, il mondo dei social è entrato pesantemente nella sua composizione coreografica, e così tutti hanno potuto esibire il proprio momento social attraverso la geniale idea di trasformare tutti gli invitati in rockstar!! Una zona speciale dell’evento è stata trasformata in un stage musicale in cui tutti hanno potuto vivere in slow-motion i 150 anni iwc, sentendosi per un momento celebrities in perfetto stile Andy Warhol.
Una “genialata” che ha divertito tutti così tanto, e come potete vedere nel video non poteva non vedermi presente. Che ne dite? Io non “vedo l’ora” che arrivi l’anno prossimo.
Audrey