A UN PASSO – MAIA GUARNACCIA MOLHO

 

Ho  conosciuto Maia tempo fa e mi ha sempre colpito la sua gentilezza e la sua passione che mette nel fare le cose. E’ una forza “particolare” mista ad ironia e timidezza che lo rendono un personaggio unico e affascinante se poi si scopre che, dietro l’aria di un ragazzo che è “uomo” ma che pensa di dover crescere ancora per definirsi tale, si cela una personalità che è pronta a cogliere e a farsi sorprendere dalla vita, che riesce ad interrogarsi, nonostante la quotidianità, da un paesaggio, da uno sguardo, dal fluire della vita e dalle geometrie che riesce a costruire.


“A un passo”  fa parte di una lunga serie di 5 libri che compongono il quadro creativo di uno scrittore che è anche un’appassionato di cinema dove la sua capacità di analisi lo ha portato come regista alla realizzazione di alcuni corti come “Hitler contro Ghandi” in cui, in  uno scenario da fine del mondo, Hitler e Gandhi navigano a bordo di una piccola imbarcazione nel bel mezzo del mare, sotto un sole di piombo. La difficile interazione tra questi due grandi personaggi storici simboleggia il confronto tra il bene e il male. Hitler, figura burlesca, sempre più nervoso, provoca Gandhi, che invece sa rimanere sorridente e stoico in qualsiasi situazione.

Maia Guarnaccia autore del Libro ” A un Passo” con Audrey durante l’intervista a Villa D’este – Cernobbio Como

“A un passo” invece è il racconto febbrile di un condannato a morte presunto. Muoversi per trovare se stessi, senza mai riuscire a raggiungersi. Prendere la rincorsa e cercare di arrivare alla linea di confine, visibile ma sempre a un passo. L’orizzonte è mobile, mercuriale. Ci si avvicina al traguardo, ma la meta, con un guizzo, scivola via. Un libro dal ritmo vertiginoso, che attraverso la descrizione della superficialità nelle relazioni contemporanee, parla della relatività dell’esistenza. Il linguaggio è secco, crudele a tratti, infinitamente profondo nella sostanza. La realtà sembra fatta per i bravi contabili, per chi, fin da piccolo, guardando il cielo stellato, ripassa le tabelline per essere pronto. JJ Beck, il protagonista, tra Parigi, Mumbay e New York, rimane sempre estraneo e spettatore. Ma poi, a sua insaputa, la vita irrompe luminosa. Basterà un gesto.

Audrey : Perche’ scrivere?

 
Maia: Oggi la necessità di comunicare viene definita “storytelling “.  L’esigenza di esprimere i propri pensieri, i propri sogni, o semplicemente di descrivere quello che ci circonda. Tutto sempre percepito dai nostri sensi, dalla nostra cultura, dai nostri filtri conoscitivi. Sono le storie che hanno compattato i popoli, sono i racconti che hanno influenzato intere generazioni; sono le fiabe che hanno fatto sognare i bambini. Sono le storie che ci hanno incoraggiato a fare un certo tipo di esperienze, di alimentarci in un certo modo e di vestire in un altro. Inventare vuole dire scoprire, costruire, vivere. Creare ibridi. La realtà che diventa fantasia, ma la fantasia parte dalla realtà: il cavallo alato e’ frutto della fantasia, ma il cavallo e’ reale cosi’ come le ali.  Pensare, elaborare, scrivere, e’ un percorso che intraprendiamo per porci delle domande, a cui difficilmente troviamo risposte. Ma gia’ iniziare a porsi domande rappresenta un gran passoPer me scrivere, dipingere, fotografare, riprendere, sono diversi strumenti che abbiamo a disposizione per cercare di capire in che mondo viviamo, con chi condividiamo il viaggio su questo pianeta.


Il libro è presente nelle migliori librerie italiane e può essere acquistato online nei seguenti marketplace cliccando sui nomi degli Store, verificate però, perchè in alcune siti internet risulta già Sold Out:
 
 

Maia Guarnaccia in posa con una Fan



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