
100 Years of Bmw – The Swiss celebration

La prima Motocicletta BMW, – modello R32 – esposto al salone dell’automobile di Parigi del 1923.
100 Anni di BMW
I 100 anni di BMW al contrario, pur essendo parte di questa storia, diventano capacità di sognare e di immaginare il futuro utilizzando il passato come memoria di valori, nascosti nel terreno della storia, da ricercare, approfondire e scavare a fondo, per raccoglierne il valore inestimabile.
Costruita da generazioni di uomini che hanno creduto nella passione per la tecnologia, la storia BMW è divenuta memoria collettiva, esempio dell’ingegno umano e della sua capacità di esplorare orizzonti inimmaginabili.

Il set allestito all’interno dello spazio BMW Swisse con un garage d’epoca
La sensibilità per il design e la tecnica si è fusa spesso con il concetto stesso di arte influenzandosi, vicendevolmente nell’arco del tempo, con incredibili esempi di modernità che la forza comunicativa ed evocativa di certi progetti, appare anche dopo 50 anni molto più forte e spettacolare di quanto possa fare una moderna comunicazione.

The BMW ability to dream and imagine its own world and to make it more similar to the artistic one than to the purely industrial one is inside the BMW Dna and there are many examples of this aspect in the last few years which, even if you might think to this speed factory as a mechanical factory, can not deny the foresight of BMW in capturing the last real cultural and artistic revolution of the 70s and 80s, as a source of inspiration and starting from this has elaborated and developed a concept of beauty that sees art and technology, really merging into a single world, in some ways, similar to the creative aesthetic of Apple brand.
Quanto sono lontani il mondo motoristico e l’arte contemporanea? Sono due aspetti totalmente opposti oppure sono entrambi parte integrante della stessa dimensione?

BMW Art Car by Andy Warhol, BMW M1 group 4 racing version, 1979, at the Paris Photo Los Angeles at Paramount Studios © BMW AG (04/2013)
BMW has believed in contemporary art as a form of expression of its creative project and developed on it its evolution with the knowledge that this language, when there is “essence”, becomes the only possible way to give the nude and brutal substance a soul, turning it into something marvellous and vital.
BMW ha creduto nell’arte contemporanea, come forma espressiva del suo progetto creativo e, su essa, ha sviluppato la sua evoluzione consapevole che questo linguaggio, quando c’è “sostanza”, diventa l’unica forma possibile per dare un’anima e trasformare la materia, nuda e brutale, in qualcosa di vitale e meraviglioso.

“ART DRIVE! The BMW Art Car Collection 1975-2010” in London, July 21 – August 4, 2012. Roy Lichtenstein, BMW Art Car, 1977 – BMW 320i group 5 racing version.
Questa è la grande visione creativa, e questo è il patrimonio di BMW, che ha legato la sua Storia più moderna al raccontare e al succedersi di artisti contemporanei come Alexander Calder, Frank Stella, Roy Lichtenstein, Andy Warhol, e Jeff Koons con la sua la GT2 M3.

Team BMW Motorsport,BMW M3 GT2 Art Car designed by Jeff Koons 2010 Le Mans 24 Hours (LM24) This image is Copyright free for editorial use © BMW AG

BMW Art Car by Andy Warhol, 1979 BMW M1 on display at the VIP lounge at Art Basel Miami Beach on December 4, 2013 in Miami Beach, Florida. Photo: Donald Bowers/Getty Images for BMW. (12/2013)
E’ lo stesso spirito visionario e pioneristico che nell’italia del Rinascimento ha permesso ai grandi artisti del tempo come Giotto, Masaccio, Donatello, Brunelleschi, Palladio, Michelangelo, Raffaello e Leonardo, la possibilità di esprimersi al meglio della loro capacità artistica al pari di come come Andy Wharol , con la BMW M1, ha fatto con la spettacolare auto che corse le 24 Hours of Le Mans in 1979.
Così una cena celebrativa nella sede della Società svizzera della BMW a Zurigo, si è trasformata, da un immaginato evento mondano, in un tuffo nella storia e nel passato più recente, ricco di scoperte e di conoscenze che dato la mia età anagrafica non avevo neanche immaginato.
Alla presenza del management Tedesco rappresentato da Hildegard Wortmann – Senior Vice President BMW Group, Steven F. Althaus – director brand management BMW and Marketing Services BMW Group, Philippe Dehennin Ceo BMW Swisse che da maggio cederà il timone a Kurt Egloff newPresident & Ceo BMW Schweiz , a Marc Backes – Direttore Marketing di BMW Svizzera e da Peter Richter – Liaison Manager BMW Svizzera, e con la presenza di sua altezza H.R.H Principe Leopoldo di Bavaria – ambasciatore delle classic car BMW, la serata si è trasformata in un meraviglioso racconto condotto in maniera memorabile da Dr. Nicolas Peter, Head of BMW in Europe.

Hildegard Wortmann – Senior Vice President BMW Group whit Audrey

Steven F. Althaus – director brand management BMW and Marketing Services BMW Group – with Audrey

H.R.H Principe Leopoldo di Bavaria with Hildegard Wortmann, Philippe Dehennin and Audrey

Dr. Nicolas Peter, Head of BMW in Europe
Abbiamo potuto toccare con mano uno dei veicoli dell’inizio del secolo, quando la BMW, già dal 1916 fabbrica di motori per aerei fino, dopo la fine della prima guerra mondiale si era dovuta riconvertire in fabbrica di motociclette di cui, il primo modello la R32, venne esposto al salone dell’automobile di Parigi del 1923.
Durante la cena, mentre tutti gli ospiti erano seduti ai tavoli, sono entrate nello stage alcune automobili simbolo della storia e della modernità BMW, che hanno mostrato come questa passione per la meccanica si sia trasformata in qualcosa di incredibilmente affascinante.

L’arrivo della BMW 2002 tii nello stage guidata dal Principe Leopoldo di Baviera – Brand Ambassador Classic Car BMW

Il Principe Leopoldo di Baviera – Brand Ambassador Classic Car BMW with Audrey
The striking orange color and the Rolling Stones song “I can’t get no (satisfaction)” with which the vehicle entered the stage, reminded me of some colors the currently new circulating cars, and from there I started to doubt that perhaps even at the time those cars were much more “forward” than they could imagine, and the designers had a lot “more courage and more creative force” than there might be today from an expressive point of view in general.
Il sorprendente colore arancio e la canzone dei Rolling Stones “ i can’t get no (satisfaction) con cui la vettura è entrata nello stage, mi hanno fatto tornare a mente i colori delle nuove vetture più giovani attualmente in circolazione, e da qui mi è sorto il dubbio che forse già all’epoca fossero molto più “avanti” di quanto avessero coscienza, e avevano molto “più coraggio e più forza creativa” di quanto ce ne possa essere oggi sia dal punto di vista musicale che espressivo più in generale.
Una serata veramente indimenticabile, che è terminata con l’arrivo “silenzioso” della meraviglia assoluta della incredibile serie 7 BMW individual: il livello massimo di quanto sia possibile richiedere ad una automobile, una vettura incredibilmente bella e seducente che sposta molto più in là il piacere della guida, trasformandolo in una pura esperienza emotiva fatta di quello che 30 anni fa poteva apparire fantascienza.

L’incredibile BMW SERIE 7 INDIVIDUAL
We got to the point where even the car in the typical view of BMW art world, it can become a “personal experience” and customizable with all that can make it unique like you can do in a fashion atelier: from material selection to the colors, to every detail and high quality finishes, today you can make your own car the symbol of yourself as unique human being with your own personality.
I would have much more to tell about it but I think the pictures posted are enough while waiting to visit the BMW Museum, the BMW world and spaces designed by the famous architect Zaha Hadid which again affirm the passion of a brand that believes in the power of art.
Siamo arrivati al punto in cui anche l’auto, nell’ottica tipicamente artistica del mondo BMW, può diventare una “esperienza personale” e personalizzabile con tutto quello che può renderla unica, al pari di quello che si può fare in atelier di moda: dalla scelta dei materiali, ai colori, ai particolari e alle finiture di pregio, oggi si può rendere la propria auto simbolo di sè stessi come esseri unici dotati di propria personalità.

Audrey with Kurt Egloff President & Ceo BMW Schweiz with Hildegard Wortmann Senior Vice President BMW Group

Philippe Dehennin Ceo BMW Swisse – Hildegard Wortmann Senior Vice President BMW Group – Steven F. Althaus – director brand management BMW and Marketing Services BMW Group

Philippe Dehennin Ceo BMW Swisse

Goetz Winter General Manager Switzerland at Estée Lauder with wife

LA PRIMA SERIE 7 INDIVIDUAL
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